Figura 17 - La galleria occidentale della Grande Aula da N.
Le due gallerie a cielo aperto consentivano l'illuminazione della Grande Aula dove la luce penetrava attraverso le lunette della volta. Gli accessi alle tabernae laterali erano riparati da pensiline. Gli archi di contrasto che scavalcavano i due corridoi, convogliavano le spinte oblique della volta a crociere sui muri divisori degli ambienti laterali. La loro utilità è stata messa in dubbio da alcune recenti indagini sulla statica del monumento, in quanto sono collocati troppo in alto per svolgere una efficace funzione di contrasto (cfr. R. Perucchio, Ph. Brune, Il progetto strutturale della Grande Aula e la funzione degli archi di contrasto, pp. 115-130 in L. Ungaro, M.P. Del Moro, M. Vitti (a cura di), I Mercati di Traiano restituiti. Studi e restauri 2005-2007, Roma 2010, pp. 45-58).
Nell'antichità, probabilmente già in fase di cantiere, i due blocchi di travertino che componevano la parte inferiore di ciascun pilastro della volta vennero legati con grappe a farfalle messe in verticale, di cui restano gli incassi - a gruppi di cinque per ogni pilastro - le quali dovevano essere bloccate all'esterno da una cerchiatura metallica. Queste grappe servivano a contrastare i movimenti di rotazione che si scaricavano sui sostegni della volta (cfr. C. F. Giuliani, L'edilizia nell'antichità, Roma 2006, pp. 267-268).
|